Benvenuto Luglio
Luglio, per me, è il mese della fuga.
A luglio si lascia la città, l’afa, la lunga e stridente lista di attività lavorative non concluse e si fugge via, lontano dai rumori delle ristrutturazioni, verso un bel mare, dove tiri una brezza leggera e ci si possa riprendere, per un paio di settimane, il lusso della noia.
A luglio finisce l’anno, molto più che a dicembre. É tempo di bilanci, di liste annidate di buoni propositi, di progettualità e speranza. La mente, sotto l’ombrellone, non si lascia scoraggiare dalla pochezza dei risultati ottenuti nell’anno appena concluso, ma immagina orizzonti grandiosamente operosi, tempo infinito da allocare ai propri progetti.
Di questo tempo sospeso parla Benvenuto Luglio, una canzoncina leggera e malinconica che ho scritto la mattina del primo luglio 2015, mentre verosimilmente ciondolavo sul divano con la chitarra in mano prima di andare al lavoro.
La canzone ha poi dato il titolo ad un EP che ho fatto uscire nel 2017, il primo pubblicato a mio nome.
Oggi trovo quella versione troppo arrangiata, così ho deciso, l’altro giorno, di farne una versione più asciutta (che trovate qui sopra), una sola take chitarra e voce, qualche colore di piano, wurli e claviette sul finale.
Fra i cento propositi del luglio scorso, mentre mi annoiavo felicemente sotto l’ombrellone con un guitalele in mano, c’era quello di pubblicare di più, liberare un po’ di musica dall’hard disk.
Questo è l’inizio.
Un altro proposito era avere un luogo sul web completamente sotto il mio controllo dove scrivere qualche pensiero, lontano dal logorante bombardamento delle opinioni e del marketing dei social. E qui siamo.
Non ho pretese di costanza, nella pubblicazione, anche se mi dicono dalla regia che non c’è nulla di più triste dell’ennesimo blog abbandonato con tre post in croce.
Vediamo che ne esce, intanto mi rallegro, ho già due spunte verdi sui propositi dell’anno scorso, sembra proprio che quest’anno si chiuda alla grande…
Benvenuto Luglio!
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